Impianti Termici

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Cos’è un impianto termico

L’impianto termico rientra nei c.d. impianti tecnologici di un’abitazione e il suo scopo è quello di regolare la temperatura invernale ed estiva, con o senza produzione di Acqua Calda Sanitaria (ACS).

Un impianto termico è composto, in linea di massima, da un Generatore di Calore (una caldaia, una stufa, un camino, etc.) che può essere affiancato a uno o più elementi radianti (radiatori, pannelli, etc.).

Diversi, poi, possono essere i combustibili utilizzati (metano, solare, elettrico, etc.), diversi possono essere i modi (impianto radiante, pompe di calore, etc.) e molteplici le soluzioni (impianto centralizzato, autonomo, semicentralizzato, etc.)

Generatore di calore

Il generatore di calore (Caldaia) permette di trasformare in calore l’energia dei combustibili (gas, legna, gasolio) ed è composta principalmente da un bruciatore, uno scambiatore e un sistema di regolazione.

Il bruciatore innesca la combustione grazie alla miscela del combustibile con l’ossigeno. I più moderni sono a modulazione continua ovvero variano la quantità di combustione in funzione al fabbisogno termico, per ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni inquinanti.

Il calore prodotto dal bruciatore riscalda l’acqua dell’impianto di riscaldamento che passa all’interno dello scambiatore, in linea con la seconda legge della termodinamica. L’acqua viene fatta girare nell’impianto mediante un’elettropompa idraulica.

Infine. il pannello di regolazione, ha il compito di assicurare il funzionamento ottimale, controllando il generatore di calore e tutti i componenti dell’impianto di riscaldamento.

SOSTITUZIONE CALDAIA

Se la tua caldaia comincia a fare i capricci oppure è diventata gravosa nei consumi, probilmente è ora di sostituirla con un modello di ultima generazione!

Perché una caldaia a condensazione è più efficiente

Anche se ormai il progetto di caldaia a condensazione comincia ad avere qualche anno, analizziamo in quale modo questa tecnologia, rispetto ad una caldaia tradizionale (turbo, camera aperta, camera stagna, etc.) porta ad un vantaggio in termini di minor consumi ed emissioni inquinanti.

ELEMENTI DELLA CALDAIA

1. Elettroventola (aspirazione/espulsione)

2. Scambiatore di Calore

3. Bruciatore

4. Acqua calda verso elementi radianti

5. Acqua fredda di ritorno dagli elementi radianti

6. Scarico della condensa

In una Caldaia Tradizionale, i gas ad alta temperatura prodotti dalla combustione, dopo aver riscaldato l’acqua nello scambiatore di calore, vengono espulsi dell’atmosfera disperdendo, fra l’altro, una notevole quantità di energia termica.

Diversamente, in una Caldaia a Condensazione, i gas della combustione passano prima dallo scambiatore primario e successivamente in un secondo scambiatore, posto all’arrivo dell’acqua di ritorno degli elementi radianti (quindi acqua fredda), così da preriscaldare quest’ultima così da migliorare l’efficienza.

I Collettori

Come avviene per gli impianti idrici di adduzione acqua dei bagni, anche per l’impianto termico di riscalamento è sempre buona regola utilizzare il collettore per la distribuzione dell’acqua nell’impianto. In questo modo, se in una casa ci sono 5 termosifoni, dal collettore partiranno 5 tubi diversi e ne ritorneranno altrettanti. In pratica un circuito per ogni elemento dell’impianto. Questo porta a due importanti vantaggi: in primis ogni elemento riceverà la stesa quantità di calore, rendendo più efficiente l’impianto; in secondo luogo, in caso di guasti o perdite, sarà possibile isolare solo il tubo danneggiato per procedere alla riparazione senza, per questo, dover chiudere l’intero impianto di riscaldamento.

IMPIANTO RADIANTE

Riduci i consumi e migliora in comfort in casa tua installando un impianto di riscaldamento radiante, ne gioverà la tua salute e il tuo portafogli!

Impianto termico radiante

Vi sono attualmente 3 diverse tipologie di impianti di riscaldamento radianti: oltre all’impianto a pavimento, sicuramente il più conosciuto ed utilizzato, vi sono anche quelli a soffitto e a parete. In tutti casi il principio è lo stesso: il calore viene trasmesso mediante irraggiamento (invece che per covezione come nei classici termosifoni). Gli impianti di riscaldamento radianti funzionano facendo circolare l’acqua all’interno di una rete di tubature (sistema idronico) oppure utilizzando degli elementi elettrici. Rispetto ad un impianto classico con i termosifoni vi sono poi due importanti vantaggi: l’acqua che viene fatta circolare è a bassa temperatura, quindi sarà necessaria minor energia termica per riscaldarla; proprio per questo motivo, è facile utilizzarli usufruendo delle energie rinnovabili come, ad esempio, i pannelli solari. Infine, gli impianti di riscaldamento radianti possono essere utilizzati anche per il raffrescamento degli ambienti facendo circolare acqua fresca nelle tubazioni.

Impianto radiante a pavimento

Un impianto radiante a pavimento offre un ridotto consumo di energia rispetto ad un impianto a termosifoni e un’ottima efficienza in riscaldamento, superando di gran lunga i caloriferi

Impianto radiante a soffitto

Un impianto radiante a soffitto ha un ingombro ridotto (circa 45-50 mm) ed è installabile anche su immobili già costruiti senza smantellare nulla. Rispetto al riscaldamento offre una maggiore uniformità della temperatura nelle stanze rispetto ad un riscaldamento a pavimento.

Impianto radiante a parete

Anche un impianto radiante a parete presenta un ingombro ridotto (circa 45-50 mm) ed installabile anche su immobili già costruiti senza smantellare nulla, al pari di un radiante a soffitto.

Pompa di calore chiller

Una pompa di calore chiller adotta una tecnologia del tutto simile ma contraria a quella di un condizionatore d’aria, ovvero estrarre il calore dell’aria per riscaldare una stanza, attraverso compressori scambiatori.

Il vantaggio di una pompa di calore è che funge anche da condizionatore quindi, con una sola macchina, è possibile ottenere aria fresca ed aria calda negli ambienti.

Il loro limite è dato dalla temperatura d’esercizio: sebbene si stiano facendo notevoli passi avanti nella tecnologia che le equipaggia,  una pompa di calore riesce a “lavorare bene” solo a temperature miti, salvo alcune costose eccezioni.

Un’ulteriore analogia con il climatizzatore e la deumidificazione: l’aria della pompa di calore è secca e ciò potrebbe non essere salutare, soprattutto nei mesi invernali.

Si distinguono, infine, due tipologie di pompe di calore chiller, quelle con raffreddamento ad acqua, più efficaci e silenziose, e quelle con raffreddamento ad aria che consumano di più e sono più rumorose a cause delle ventole.

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